
Grazie al Pomponio Tricologico, Facco riuscì a estirpare i baffi del signor Eustacchio e a reipiantarli in brevissimo tempo proprio sotto il suo naso. L'operazione sembrava riuscita e Pomponio si diceva soddisfatto del risultato. Nei suoi appunti racconta solo di un lieve prurito, dovuto senza dubbio alla poca abitudine della sua cute ad accogliere bulbi piliferi. Malauguratamente, dopo alcuni giorni, sopraggiunse una strana infezione, sembra causata proprio dal temerario autointervento: il viso di Pomponio si fece rosso, quindi divenne di un giallo assai insano. Dopo una settimana l'inventore era completamente blu e cosparso di piccole, purulenti croste verdi. Spirò la notte del 10 novembre dell'anno del Signore 1891. Si dice, ma ciò non è accertabile in alcun modo, che le sue ultime parole siano state: miauuuuu...
La sua invenzione invece, primo coraggioso passo del genere umano nel territorio sconosciuto della tricologia, gli sopravvisse ed è ancora oggi monito e sprone per tutti quei calvi che non si vogliono rassegnare. Il signor Eustachio visse per altri cinque anni, morì schiacciato dalle ruote d'un carro.
La sua invenzione invece, primo coraggioso passo del genere umano nel territorio sconosciuto della tricologia, gli sopravvisse ed è ancora oggi monito e sprone per tutti quei calvi che non si vogliono rassegnare. Il signor Eustachio visse per altri cinque anni, morì schiacciato dalle ruote d'un carro.